Articolo scritto per la Rassegna Stampa Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo, all’occasione di Yennayer, il capo d’anno Amazigh 2971.

La millenaria cultura Amazigh (berbera), finora marginale e ignorata persino nelle sue proprie terre, sta rinascendo poco a poco e guadagna riconoscimento dopo riconoscimento. L’ultimo in data, l’iscrizione dall’Unesco del cuscus, il cibo degli Amazigh per eccellenza, a patrimonio immateriale dell’Umanità. Questo piatto della convivialità e delle feste sarà ancora più apprezzato questi giorni nella festa di Yennayer, la vigilia del primo dell’anno 2971 secondo il calendario Amazigh.
Un riconoscimento per tutto il Maghreb
Il mese scorso, la direttrice generale dell’Unesco, la signora Audrey Azoulay, annunciava l’iscrizione del Cuscus(1) come patrimonio immateriale dell’Umanità. Tale riconoscimento è stato raggiunto grazie a un dossier comune confezionato e presentato da 4 dei cinque paesi del grande Maghreb: Mauritania, Marocco, Algeria e Tunisia. La Libia non…
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